Trasformiamo la struttura della Fattoria Sociale La Biolca a Rubiera (RE) in un castello incantato, attraversando un ponte levatoio che collega gli spazi della Scuola delle Stelle, dove sono state organizzate le diverse stazioni di lavoro, per i più grandi ed i più piccini.
Le pareti perimetrali, ricoperte dal sistema di insonorizzazione, per quando la struttura era dedicata ai servizi di musica e registrazione, vengono rivestite con contropareti in cartongesso, anche al fine di migliorare la vivibilità degli spazi ed uniformare le superfici verticali, con una colorazione neutra e non sovrastimolante. La controparete di 240 cm ridimensiona il rapporto di altezza e ampiezza dello spazio, alto e dispersivo, che potrebbe disorientare o sovraccaricare a livello sensoriale, ricreando uno spazio a misura di bambino. I due ambienti, possono essere chiusi da un pannello scorrevole, in modo da permetterne un utilizzo simultaneo con diverse e molteplici attività, pur mantenendo il collegamento tra i due spazi e la percezione totale di questo ambiente. Giochi di luce illuminano i merli del castello e ne evidenziano le forme giocose.
Le pareti più ampie, che affacciano verso l’esterno, inoltre, sono state tinteggiate con particolari vernici ad uso “lavagna” e “magnetica”, in modo da poter scrivere o disegnare su tutta la superficie, attaccare lettere, oggetti… e tutto ciò che può rivelarsi utile agli operatori, ai familiari e ai bambini stessi. E’ anche un modo alternativo di fare formazione, rendendo le superfici completamente flessibili, personalizzabili e trasformabili nel tempo, consentendo ai bambini di interagire con l’ambiente circostante in modo ludico e creativo. La parete-lavagna ha creato inoltre innumerevoli opportunità e motivazioni per l’inserimento di programmi finomotori e di lettoscrittura. La superficie liscia di colore bianco può dare infine la possibilità, di proiettare qualcosa a parete senza far uso di particolari teli da proiezione.
Le contropareti sono poi utili per la sicurezza, dando al possibilità di nascondere e rivestire tutte le superficie irregolari, le prese elettriche e tutti gli elementi impiantistici.
La ridistribuzione dell’ambiente interno ha dato la possibilità di creare altri spazi utili al procedere delle attività quotidiane: un ingresso/filtro appena si entra, dove togliersi e riporre scarpe e cappotti; un’isola per la lettura ed una per il gioco; l’area con i tavoli, modulari, per le attività educative; l’area morbida per il relax; lo spazio centrale libero per la corsa e i giochi di movimento; un ufficio ed uno spazio attrezzato per gli operatori. L’adeguamento dei bagni ha migliorato l’accessibilità dello spazio da 0 a 100.
Come ultimo aspetto infine, le luci, che sono state sostituite per eliminare i neon, che spesso causano stress e disagio per chi possiede un’ipersensibilità acustica e visiva, portando anche ad un maggiore livello di disattenzione e mancanza di concentrazione. Sono stati inseriti dei corpi illuminanti a sospensione, data la grande altezza degli ambienti, con luci LED RGBW che diffondano la luce nell’ambiente e possano essere regolati in colore ed intensità, attraverso un telecomando, ed in altezza, variando la luce da monoemissiva e biemissiva, con diversi giochi di luce.
Per quanto riguarda la luce naturale, invece, le larghe finestre a altezza dello sguardo dei bambini hanno creato un contesto che variata a livello luminoso, cromatico e di movimento in base alla stagione, al tempo atmosferico e al momento della giornata, facilitando il lavoro prescolare sui concetti propriocettivi, spaziali e temporali. Aprire alcune di queste finestre a vasistas ha dato inoltre la possibilità di avere un ricambio dell’aria, in sicurezza per i bambini.